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Nanoparticella a base di carbonio per battare il Covid

Infettivologia Redazione DottNet | 03/03/2021 13:33

Lo hanno evidenziato gli esperti del Laboratorio di Scienza dei Materiali e Nanotecnologie dell'Università di Sassari, con la partnership di Porto Conte Ricerche e di Sardegna Ricerche

Una nanoparticella a base di carbonio per modificare le condizioni di replicazione del coronavirus, mandandolo in tilt. E' l'intuizione degli esperti del Laboratorio di Scienza dei Materiali e Nanotecnologie dell'Università di Sassari, con la partnership di Porto Conte Ricerche e di Sardegna Ricerche, che come riporta La Nuova Sardegna, hanno osservato che sul vetrino in laboratorio è stato possibile bloccare il virus. "Siamo al 'modello zero'. Ad una fase embrionale - spiega il professor Plinio Innocenzi al quotidiano -. Prima di poter affermare di aver trovato la cura per arginare l'avanzata del Covid, la strada è ancora lunghissima. Abbiamo una eccellente base di partenza, questo sì - aggiunge -. Possiamo dire che, in condizioni ottimali, all'interno di un laboratorio, dove tutto è perfetto, con l'esclusione di ogni variabile, il nostro esperimento ha sempre funzionato.

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Cioè ha bloccato sempre il coronavirus e non ha danneggiato le altre cellule. Ha dimostrato un'azione antivirale senza risultare tossico". Il prossimo passo è brevettare l'invenzione. Poi ci sarà la pubblicazione e occorreranno risorse per verificare l'efficacia della nanoparticella di carbonio anche al di fuori del laboratorio. Gli scienziati sassaresi sono arrivati a questi risultati in un anno: "Non appena è iniziata la pandemia - racconta Innocenzi - il laboratorio si è messo all'opera. Il nostro ambito sono i nanomateriali, e abbiamo sempre pensato che avessero delle proprietà antivirali. Il progetto "Nano 4 Covid" nasce da questa intuizione, e il salto di qualità c'è stato quando la Regione e Porto Conte Ricerche hanno puntato su di noi ed è nata questa sinergia".

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